mercoledì 9 gennaio 2008

munnezz...

Non puoi avere di idea di come mi sono sentito di fronte a tanta stupida e cocciuta presunzione: ricordi l'articolo che scrissi sull'amica di ***** che diceva "Napoli=merda-mafia-pizza mandulino-colpa tua"? Questa volta è stato anche peggio. E, ripeto, la cosa triste è che in queste occasioni mi lascio tirare in mezzo per - non certo difendere - semplicemente cercare di chiarire le intricatissime questioni riguardanti una città che comunque non è la mia!! Mi chiedo perchè diavolo vado avanti a farlo. Non mi ci vorrebbe un cazzo a dire, come fanno molti abitanti di *********: "Io sono ***********, non me ne fotte un cazzo di quegli stronzi di napoletani". Ma non ce la faccio a dirlo, perchè comunque mi sento parte di quello che, nel bene e nel male, succede in questo schifo di paese d'o Sole e d'o Mare 'e munnezz. La provincialità dei *********** è la stessa che tu riscontri in ******. Ieri sera non potevo credere - ti giuro, non riuscivo a capacitarmi - che per lui il problema fosse la figura che faceva in ufficio coi colleghi!!!! Qua la gente muore, abbiamo i tassi di tumori e malattie interne più alti d'europa, i bambini nascono malati neanche fossimo a chenobyl!!! Noi viviamo ogni girono nella periferia di Calcutta e quello si preoccupa di essere lo zimbello in ufficio!!! E non solo se ne preoccupa, s'incazza addirittura con me perchè a suo dire non faccio niente oppure non decido di andarmene. Oggi di fronte al telegiornale mi sono venute le lacrime, ti giuro. Piangere sul Tg1 per un motivo che non sia la vista di Riotta è un esperienza traumatica. Le aziende agricole rischiano il collasso: hanno visto le loro esportazioni scendere del 50% in meno di dieci giorni. Anche quelli che non c'entrano un cazzo sono bollati come marci, infetti, sia biologicamente che culturalmente... Una cosa avevamo di buono, il cibo. Siamo riusciti a rendere avariato anche quello. E anche quando non lo è, ormai è la nominata che conta. Tutto ciò che è Campania sarà da buttare (se non lo è già) nel giro di dieci anni: di questo sono ormai certo.
Se questa terra va a puttane, la responsabilità è pienamente sua (cioè nostra, mia). Questo è un punto da cui non si scappa. Ma mi fa vomitare bile vedere coloro che su questi sfaceli hanno lucrato e tutt'ora lucrano, aggravandoli fino all'estremo, che adesso vanno in televisione a sputtanare i soliti meridionali incapaci, ignoranti, corrotti. E peggio ancora mi sento morire quando il primo stronzo di turno, forte della sua presunta sicurezza scientifica e informato dai Riotta di turno, mi rimbalza in faccia quelle accuse come se il solo fatto di risiedere sul suolo napoletano sia condanna che mi sono scelto consapevolmente e a cui perciò contribuisco con la mia sola presenza.

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