lunedì 28 gennaio 2008

ubik

Io sono vivo, voi siete morti.

sabato 26 gennaio 2008

lasse gjertsen

Il ragazzo merita - The boy is worth.


venerdì 25 gennaio 2008

a poesia de chi? de kipli!

"La poesia non è di chi la scrive... è di chi gli serve."

Così si difendeva il compianto postino Troisi dalle ire del Neruda-Noiret, al quale aveva rubato una poesia per dedicarla alla Cucinotta.
Ora, Mastella - in linea con la sua perpetua tendenza populistico-ignorantizzante a riportare sempre tutto al popopopolo - avrebbe potuto benissimo difendersi dai critici radical-chic politico-letterari (altrettanto ignorantizzanti: "Oddio, oddio! Neruda si sta rivoltando nella tomba!"), citando il motto del suo quasi-conterraneo. O - peggio - avrebbe addirittura potuto spingersi oltre con un perentorio: "Neruda era il poeta del popopopolo. Se fosse ancora vivo, voterebbe Udeur!".
Per fortuna ci ha risparmiato entrambe le bestemmie.
Il problema è che ormai - si tratti di un posto da dirigente pubblico o d'un componimento poetico, non fa differenza - non sa più nemmeno lui a chi sta indebitamente prendendo cosa. Bisogna che qualcuno l'aiuti, sennò non si raccapezza più: e se questa adesso salta fuori dal Brasile e gli chiede il pagamento dei diritti d'autore? C'è la possibilità che per sdebitarsi San Clemente le affidi la pubblica istruzione nel prossimo governo che andrà a ricattare?
Scuola di samba e beach soccer al posto delle elementari per lui non sarebbero un problema. Ma poi chi glielo spiega che gli tocca far digerire a Ruini pure i trans come insegnanti?

mercoledì 23 gennaio 2008

l'isola dei buster friendly

"Amanda Werner scoppiò nella sua famosa risata, imitata quasi quanto quella di Buster. Amanda Werner e varie altre belle ed eleganti signore straniere dal bel seno conico, provenienti da vaghi paesi mai specificati, più alcuni cosiddetti umoristi bucolici, costituivano il nocciolo duro delle perpetue repliche di Buster. Le donne come Amanda non facevano mai film, non avevano mai parti in teatro; vivevano le loro stravaganti belle vite come ospiti nello spettacolo senza fine di Buster, comparendo sullo schermo - Isidore una volta l'aveva calcolato - anche la bellezza di settanta ore a settimana."

Philip K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?

Un mondo postatomico in cui i programmi televisivi sono prodotti da robot umanoidi. Dick lo creò seguendo le sue visioni apocalittiche.
A noi basta accendere la Rai.

domenica 20 gennaio 2008

san clemente

Pio, Magnanimo, Clemente. Così Santo che anche i Santi si fermano in suo onore.

mercoledì 16 gennaio 2008

faith of our fathers

Per uscire da una chiesa non basta saper camminare. L'odore d'incenso può saltarti alle narici in qualsiasi luogo, e quando meno te lo aspetti. E a volte non basta nemmeno tapparsi il naso, perchè l'odore sale da dentro, da un luogo nascosto che nemmeno sapevamo di avere.

"Ma la fede come tale non è per nulla estirpata: essa muta soltanto forma. Infatti in ogni caso il determinismo della predestinazione servì alla centralizzazione più incisiva e sistematica dell'etica dell'intenzione. L'intera personalità, come noi oggi diremmo, e non una singola azione è provvista di eterno valore in virtù della scelta divina. Il pendant non religioso, riposante sul determinismo mondano, di questa valutazione religiosa della fede è quella tipica forma di pudore o, per così dire, di sentimento non religioso del peccato proprio dell'uomo moderno, come effetto di una sistemazione morale in base all'etica dell'intenzione, qualunque ne sia il fondamento metafisico. Il suo segreto tormento non deriva dall'aver compiuto una certa azione, ma dal fatto che egli, senza una propria cooperazione, ossia in virtù della propria immutabile struttura, sia tale da aver potuto compierla; ed è proprio questo che il farisaismo deterministicamente inteso degli altri gli esprime col suo ripudio. Situazione disumana, perchè priva di una sensata possibilità di perdono, di pentimento, di risarcimento, né più né meno della fede religiosa nella predestinazione, la quale almeno poteva immaginare qualche segreta ratio divina"

Max Weber, Economia e Società

sabato 12 gennaio 2008

legalizzata sostanza destabilizzante

E poi dicono che in Svizzera non succede mai niente...

"Quella scoperta, al di là dell'uso illegale più o meno profanato o ritualizzato per scopi mistico-spirituali, conduce alla modificazione del paradigma newtoniano-cartesiano, e ciò non riguarda poche decine di filosofi arrabiati, ma schemi e processi di pensiero che appartengono principalmente a quella fetta d'umanità che domina il mondo e abita in occidente."
Fulvio Grosso

ps: Hoffman ha compiuto ieri 102 anni. Dice che questo è il più bel regalo che potevano fargli. Zum Geburtstag alles gut.

mercoledì 9 gennaio 2008

hello, i'm the ghost...

munnezz...

Non puoi avere di idea di come mi sono sentito di fronte a tanta stupida e cocciuta presunzione: ricordi l'articolo che scrissi sull'amica di ***** che diceva "Napoli=merda-mafia-pizza mandulino-colpa tua"? Questa volta è stato anche peggio. E, ripeto, la cosa triste è che in queste occasioni mi lascio tirare in mezzo per - non certo difendere - semplicemente cercare di chiarire le intricatissime questioni riguardanti una città che comunque non è la mia!! Mi chiedo perchè diavolo vado avanti a farlo. Non mi ci vorrebbe un cazzo a dire, come fanno molti abitanti di *********: "Io sono ***********, non me ne fotte un cazzo di quegli stronzi di napoletani". Ma non ce la faccio a dirlo, perchè comunque mi sento parte di quello che, nel bene e nel male, succede in questo schifo di paese d'o Sole e d'o Mare 'e munnezz. La provincialità dei *********** è la stessa che tu riscontri in ******. Ieri sera non potevo credere - ti giuro, non riuscivo a capacitarmi - che per lui il problema fosse la figura che faceva in ufficio coi colleghi!!!! Qua la gente muore, abbiamo i tassi di tumori e malattie interne più alti d'europa, i bambini nascono malati neanche fossimo a chenobyl!!! Noi viviamo ogni girono nella periferia di Calcutta e quello si preoccupa di essere lo zimbello in ufficio!!! E non solo se ne preoccupa, s'incazza addirittura con me perchè a suo dire non faccio niente oppure non decido di andarmene. Oggi di fronte al telegiornale mi sono venute le lacrime, ti giuro. Piangere sul Tg1 per un motivo che non sia la vista di Riotta è un esperienza traumatica. Le aziende agricole rischiano il collasso: hanno visto le loro esportazioni scendere del 50% in meno di dieci giorni. Anche quelli che non c'entrano un cazzo sono bollati come marci, infetti, sia biologicamente che culturalmente... Una cosa avevamo di buono, il cibo. Siamo riusciti a rendere avariato anche quello. E anche quando non lo è, ormai è la nominata che conta. Tutto ciò che è Campania sarà da buttare (se non lo è già) nel giro di dieci anni: di questo sono ormai certo.
Se questa terra va a puttane, la responsabilità è pienamente sua (cioè nostra, mia). Questo è un punto da cui non si scappa. Ma mi fa vomitare bile vedere coloro che su questi sfaceli hanno lucrato e tutt'ora lucrano, aggravandoli fino all'estremo, che adesso vanno in televisione a sputtanare i soliti meridionali incapaci, ignoranti, corrotti. E peggio ancora mi sento morire quando il primo stronzo di turno, forte della sua presunta sicurezza scientifica e informato dai Riotta di turno, mi rimbalza in faccia quelle accuse come se il solo fatto di risiedere sul suolo napoletano sia condanna che mi sono scelto consapevolmente e a cui perciò contribuisco con la mia sola presenza.